Si può circolare liberamente con un auto d’epoca? Cosa Dice il Codice della Strada?
Circolare su strada con un’auto d’epoca o storica diventa sempre più complesso a causa delle limitazioni in materia di norme antinquinamento.
È importante innanzitutto chiarire la differenza tra auto d’epoca e storica, legata all’iscrizione o cancellazione al PRA. Nel primo caso si tratta di vetture, mentre nel secondo di auto d’epoca iscritte ai registri storici destinate alla conservazione e alla salvaguardia delle caratteristiche originali di costruzione della casa madre.
Se da un lato le auto d’epoca beneficiano di agevolazioni fiscali, come la tassa di possesso agevolata, il bollo auto oscillante e assicurazioni più basse, dall’altro lato subiscono delle restrizioni.
Le auto d’epoca possono circolare solamente in caso di manifestazioni, mentre le auto storiche possono farlo senza limitazioni sempre a seconda delle normative in materia di emissioni e dimostrando che le parti meccaniche del veicolo siano perfettamente integre e che la loro manutenzione sia costante.
Un’auto storica può essere utilizzata quotidianamente in base alla propria area geografica, infatti ogni regione italiana applica delle regole diverse in merito alla circolazione di auto storiche. In Lombardia è permesso il transito a qualsiasi veicolo d’epoca, basta avere o l’attestato di storicità o un documento di omologazione ed identità rilasciato dal registro storico. A Milano, con l’entrata in vigore dell’Area B «tutti i veicoli di interesse storico e collezionistico con più di 30 anni e dotati di Certificato di rilevanza storica (Crs) rilasciato da Asi, Fmi e dai tre registri di marca (Alfa Romeo, Fiat e Lancia), a regime godranno di un lasciapassare gratuito per 25 giorni feriali previa registrazione sul sito www.comune.milano.it/areab» come riporta il sito del Comune.